martedì 19 maggio 2009

La scelta


Martedi' 19 maggio, ore 13.15, riceviamo la telefonata dall'Ente....
Stiamo dando forma al nostro futuro, abbiamo scelto quello che sarà, molto probabilmente, l'Ente che seguirà il nostro percorso adottivo:
SOS BAMBINO
un Ente di Vicenza che abbiamo contattato circa due mesi fa e che ci ha ispirato subito fiducia.

Questo ente lavora con la Russia, Ucraina, Messico, Colombia e non chiede la rinuncia all'idoneita' all'adozione nazionale (questo era per noi un punto molto importante!)

A giugno parteciperemo ai corsi da loro organizzati, poi dovremo dare formalmente il mandato (e loro eventualmente accettarlo...: molti non sanno che l'ente stesso puo' rifiutare il mandato, credo siano casi rari, ma può succedere).

Saremo presto chiamati a scegliere il Paese del nostro bambino: ragionando io e Max abbiamo pensato alla Colombia. Il governo Colombiano è molto attento alla salute dei suoi bambini e li ospita in casa famiglia, non in orfanotrofi come in Russia e Ucraina o altri Paesi dell'est europeo.

La differenza, in termini di accudimento e stimolazione del bimbo, e' enorme. Ma la Colombia pone anche dei limiti molto precisi all'eta' dell'adottando rispetto all'eta' dei genitori: per noi, che abbiamo di media 45 anni, il bimbo sarà sui 7-8 anni, quindi ben oltre "l'eta' prescolare" che avevamo chiesto fin dall'inizio.

Le motivazioni che sottostanno alla scelta di un Paese o l'altro sono molte e non possono essere solo di cuore, ma anche molto razionali. Si tratta di mettere sul piatto i pro e i contro in merito all'adozione in un Paese o l'altro che l'Ente - se e' un ente serio - ti mette davanti (motivazioni di tipo sanitario, logistico, di tempistiche, eta' del bimbo etc etc...). La scelta è definitiva e i futuri genitori devono tenere conto delle loro aspettative e delle loro forze.


b.